Titolo: Legacy
Autore: Cayla
Kluver
Serie: The
Legacy Series #1
Casa Editrice: Sperling
& Kupfer
Pagine: 480
pagine
Prezzo versione cartacea: 17,90 €
Trama: Una cascata di capelli scuri, occhi neri come l’ebano e l’animo inquieto di chi guarda al futuro con trepidazione: è la giovane Alera, principessa di Hytanica. Il suo diciottesimo compleanno si avvicina, e con esso il momento in cui – in base alle secolari tradizioni del regno – dovrà annunciare al popolo il nome del suo futuro sposo. Eppure non è felice, perché sa di essere destinata fin dalla nascita all’uomo che suo padre il re ha già scelto per lei: a Hytanica infatti la successione al trono può avvenire solo per via maschile. La ragione di Stato le impone di cedere al corteggiamento serrato del prescelto, il nobile e coraggioso Steldor, ma Alera non riesce a rassegnarsi: vorrebbe rimanere fedele ai propri sogni e sposarsi per amore. Finché, un giorno, a palazzo arriva Narian, un ragazzo dal passato oscuro e dal sorriso dolcissimo. Nel corso di lunghe chiacchierate notturne, Narian le racconta di essere cresciuto in una terra governata da leggi molto diverse da quelle di Hytanica, una terra in cui le donne sono libere di scegliere il proprio destino senza sottomettersi alla guida e al volere degli uomini, e le mostra un modo nuovo di affrontare la vita. Ma presto Alera deve fare i conti con un’amara verità: scopre infatti che Narian proviene dall’odiato regno di Cokyri e che il suo nome è legato a una terribile maledizione, capace di distruggere il futuro di Hytanica. Soltanto lei potrà salvare il suo mondo. E per farlo dovrà affrontare una dura battaglia interiore.
Primo volume di una trilogia, Legacy è lo straordinario debutto letterario di una scrittrice giovanissima che, grazie al passaparola, ha già conquistato schiere di lettori in tutto il mondo. Una entusiasmante storia romantica immersa in una cornice fantasy, piena di passione, avventura e intrighi.
“Principessa Alera, a un certo punto la scelta che dovrai fare
sarà una e una sola: compiere il tuo dovere o vivere la tua vita.”
Eccomi qui a raccontarvi un nuovo libro appena finito di
leggere, Legacy, primo volume di una trilogia fantasy, che mi è molto piaciuto.
La storia è raccontata dal punto di vista della protagonista, la principessa
ereditaria di Hytanica, Alera; la giovane diciasettenne ha il destino già
segnato: diventerà regina e dovrà sposarsi il giorno del suo diciottesimo
compleanno con un uomo che rispecchi tutti i requisiti che suo padre, il re, ha
stabilito, affinchè possa essere un sovrano giusto e degno del popolo di
Hytanica. Fin qui tutto bene, se non fosse che ci troviamo di fronte ad una
realtà in cui le donne sono considerate delle semplici “damigelle”, il cui
compito è occuparsi esclusivamente dei figli, della casa e della vita sociale,
non possono avere giudizi personali sulla vita politica, né su altre questioni
definite “importanti” e sono comandate a
bacchetta dai propri mariti, padri, fratelli. Alera è stata educata a questa
realtà, pur essendo la legittima erede al trono, non può governare, ma ha
bisogno di un marito, il quale assumerà tutti i doveri e le responsabilità del
regno; io amo profondamente i personaggi femminili battaglieri e grintosi (sul modello di Rose di Vampire Accademy
per capirci..) per cui potete immaginare il nervoso che mi è salito alla
bocca dello stomaco leggendo tutto ciò, in aggiunta al fatto che nei primi
capitolo Alera sembra un po’ una ragazzina in preda all’ansia adolescenziale,
che ragiona seguendo criteri assurdi e adottando un atteggiamento di
sottomissione al padre assurdo. Poi proseguendo con la lettura le cose sono un
po’ migliorate, io ho smesso di odiarla (ed il mio subconscio ha smesso di scuoterla per darle una svegliata) e ho
cercato di entrare nell’atmosfera della storia che, in sostanza, è molto ben
costruita. Alera infatti non è come sembra, ha un forte senso del dovere verso
il suo regno, ma allo stesso tempo custodisce dentro di se una voglia di
libertà, quasi di ribellione, nei confronti di questo destino che non desidera,
e che la porta a provare avversione e quasi disprezzo per il giovane che suo padre ha scelto per lei
come marito, Lord Stendol, figlio del comandante della Guardia Scelta del re, il
più abile guerriero del regno ed anche il più arrogante e sicuro di se; il
ragazzo ha un atteggiamento un tantino sprezzante, è vero, tuttavia prova
dell’affetto sincero per Alera, la quale cerca in tutti i modi di allontanarlo
con modi bruschi e freddi (anche se un
bacetto o due ci scappano comunque…fanciulle dall’animo volubile..); devo
ammettere che a me piace Stendol,
nonostante i suoi modi trovo che sia un personaggio importante, l’unico
che, con il suo atteggiamento, riesce a
scuotere Alera facendo uscire il suo spirito battagliero e la sua forza di
volontà attraverso la rabbia e l’indignazione (e poi io ho un debole per i
belli e dannati, quelli che fanno arrabbiare la protagonista, sono difficili da
conquistare e ci fanno sospirare fino alla fine..), per questo penso che
con lui l’autrice abbia fatto una scelta giusta.
C’è poi ovviamente il personaggio
maschile di rilievo, Narian, giovane Haytiano rapito da piccolo dai Cokyriani e
ritornato in patria dopo 16 anni. Compare piuttosto avanti con la lettura,
quindi non è facile affezionarcisi molto, anche perché il suo carattere non
viene ben individuato, sembra sempre schivo e silenzioso, forse è stata una
volontà dell’autrice scegliere di mantenerlo misterioso per lasciare la sua
storia ai prossimi volumi; comunque, l’unica che si avvicina a lui è Alera, e,
inevitabilmente, tra i due sboccia l’amore. Alera probabilmente è attratta
dalla diversità che c’è in lui, dal suo modo di rivolgersi agli adulti, senza
paura e con sicurezza, dal modo gentile con cui tratta lei, dal fatto che la
considera importante, tratto che ha sviluppato durante la sua vita tra i cokyriani
dove le donne detengono il potere e sono considerate più importanti degli
uomini (loro si che capiscono il vero
valore delle donne); Alera , abituata ad essere considerata poco
importante, con lui sente di avere un rapporto alla pari, di rispetto reciproco,
e ciò la porta ad innamorarsene. Ma,
come ogni favola che si rispetti, sorgono delle complicazioni dovute al fatto
che lui è per metà cokyriano e quindi c’è diffidenza da parte di tutti nei suoi
confronti, in più la cara Alera ha il suo dovere e il suo destino da seguire, e
sottrarsene è impossibile .
Ora veniamo al mio personaggio preferito (c’è sempre un personaggio che mi entra nel cuore), la guardia del
corpo di Alera, il guerriero London; non è il bello della situazione, anzi,
benchè sia descritto come affascinante, ha quarant’anni e una vita difficile
alle spalle, tuttavia, è quello che mi ha colpito di più. E’ gentile con la principessa che protegge da
16 anni, è quasi un padre per lei (tanto
che, nonostante la principessa si macchi di un’azione piuttosto sgradevole nei
suoi confronti che lo porta a perdere il suo lavoro, la perdona ugualmente, e
non è poco! Io Alera l’avrei volentieri messa alla gogna per un po dopo il suo
comportamento) è simpatico, coraggioso e nasconde un segreto legato ai cokyriani;
insomma, un bel personaggio di spessore e piuttosto importante, se non
decisivo, per la storia. Anche la sorella di Alera, la principessa Miranna è
costruita bene, è secondaria in questo libro, poiché svolge il ruolo di
confidente, tuttavia penso e spero, che nei prossimi volumi anche la sua storia possa svilupparsi
maggiormente perché potrebbe rivelarsi un personaggio con molte potenzialità.
La storia, benché sia
considerata un fantasy, in questo primo volume di fantasy c’è poco, o comunque
del fantasy a cui sono abituata io di solito (niente draghi, niente streghe, niente magia, niente creature ibride…),
è piuttosto una favola, dove principesse, abiti da sogno, balli, giovani
aitanti e guardi del corpo fanno da padroni; tuttavia nell’insieme mi è
piaciuto, è un libro ben scritto, l’ambientazione è ben costruita ed anche i
personaggi, nella loro totalità, sono ben caratterizzati e c’è la giusta dose
di romanticismo (ovviamente molto
delicato e dolce tipico del “primo amore”); non ci sono molti colpi di
scena, e questo per me è un vero dispiacere perché li adoro, tuttavia c’è un
alone di mistero che rende il tutto più affascinante e poco superficiale.
Considerato che è il primo libro di una trilogia, a mio parere, ha svolto molto
bene il suo compito, e ci preannuncia una storia che, se sviluppata nel modo
giusto, può diventare qualcosa di piacevole e inaspettato.
Un piccolo accenno grafico: l’edizione è Sperlyng & Kupfer ed è
veramente bella; la copertina è quella che vedete sulla foto in alto, da
proprio l’idea di libro delle favole, inoltre ogni capitolo inizia con la
miniatura della prima lettera, decorata a seconda dell’argomento del titolo e
l’ho trovata una scelta perfetta e di gran gusto, considerato l’argomento del
libro, per cui vi assicuro che “se anche l’occhio vuole la sua parte” in questo
caso i vostri occhi saranno soddisfatti!
Ciao Alice! ^^ mi sono appena aggiunta ai lettori del tuo blog, il tuo angolino mi ha subito colpita, non vedo l'ora di poter sbirciare con più calma i post (magari ad un orario un pochino più decente) xD ho un blog anche io, non so se può interessarti, ma ti lascio comunque il link, nel caso ti andasse di passare, non so ^^ http://ombre-angeliche.blogspot.it
RispondiEliminaMa venendo al libro.. io l'ho letto diversi anni fa e concordo con quello che hai scritto :) mi piacerebbe rileggerlo, così da poter proseguire con il secondo volume, sperando che la Sperling decida di pubblicare "Sacrifice"..
Ciao Rowan! Grazie per esserti unita e benvenuta! Spero anche io che pubblichino il secondo volume, tremo al pensiero che un'altra serie venga interrotta, ultimamente sta succedendo troppo di frequente ed è veramente una delusione... passerò sicuramente da te, anzi, passo subito! A presto! :)
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