"Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei.
Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai
entrarci."
Zio Shakespeare lo sapeva quanto un bacio possa essere importante, quante parole, confessioni, emozioni possa nascondere al suo interno; il bacio è sempre stato e sarà per sempre la forma più complicatamente semplice che abbiamo per comunicare.
Oggi, in occasione del World Kiss Day, la Giornata Mondiale del
Bacio, festa nata in Gran Bretagna nel 1990, ma presto diffusa in tutto il
mondo, si festeggia l'importanza del bacio e il suo più grande pregio, quello di essere il gesto più universale e misterioso del linguaggio umano. Per festeggiare ho deciso di regalarvi i 20 Baci dei libri, del cinema e dell'arte che ho amato di più, quelli che mi hanno fatto battere il cuore e mi hanno emozionata fino alle lacrime; il bacio è la parte della storia d'amore che aspetto con trepidazione, la più difficile da scrivere secondo me, perchè non è facile rendere un bacio unico e indimenticabile, ci vuole talento e un pizzico di follia per osare e rendere la scena originale e indimenticabile.
Vi dedico tutti i baci migliori, cari lettori. A voi che, come me, sentite le storie che leggete, che osservate, che ammirate, camminarvi sotto la pelle, con l'augurio e l'invito a godervi ogni singolo momento della vita e baciare, baciare, baciare tutti coloro che amate perchè non c'è cosa più magica e unica che un bacio dato e ricevuto per amore.
"In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto."
(Pablo Neruda)
Il Cavaliere d'Inverno di Paullina Simons
"Non avere paura, Tania."
"Come potrei avere paura, adesso?"
"Vuoi che ti aiuti?"
"Alexander.."
"Ora che è mattina, all'improvviso sono di nuovo Alexander?"
"Oh, Shura.."
Lui non poteva più resistere: si chinò e la baciò.
Le labbra di lei erano morbide, giovani, piene come le aveva immaginate. Tremava mentre ricambiava il bacio con una tale tenerezza , una tale passione, un tale bisogno, che Alexander gemtte senza rendersene conto.
Divergent di Veronica Roth
Per un
secondo i suoi occhi scuri indugiano nei miei, in silenzio, poi mi tocca il
viso e si avvicina, sfiorandomi le labbra con le sue. Sento il rombo del fiume
e gli schizzi d’acqua sulle caviglie. Lui sorride e preme la bocca sulla mia.
In un primo
momento mi sento tesa, insicura, così quando lui si scosta sono convinta di
aver fatto qualcosa di male o di sbagliato. Ma poi lui mi circonda il viso tra
le mani, con determinazione, e mi bacia di nuovo, con più fermezza stavolta,
più sicurezza. Io gli metto un braccio intorno alle spalle e sollevo la mano
fino al collo e ai suoi capelli corti.
Ci baciamo
per alcuni minuti, giù nello strapiombo, con il ruggito dell’acqua tutt’intorno
a noi. E quando ci alziamo, mano nella mano, mi rendo conto che se avessimo
fatto entrambi una scelta diversa, forse avremmo finito col fare la stessa cosa
in un luogo più sicuro, con addosso vestiti grigi invece che neri.