Titolo:
Chrisalys (Incarnate)
Autore:Jodi
Meadows
Serie:
Newsoul #1
Casa
Editrice: Mondadori Chrysalide
Pagine:
336 pagine
Prezzo
versione cartacea: 17,00€
Trama: Tutti possono reincarnarsi in centinaia di vite.
Solo la sua anima è mortale. Ma il suo amore è eterno.
Ana è l’unica persona al mondo a non avere alle spalle decine di esistenze. Tutti gli altri abitanti di Gamma vivono da almeno cinquemila anni, in un sistema in cui ognuno si reincarna, tutti si conoscono da secoli e si raccontano storie e ricordi del passato per tenerlo in vita. E le anime gemelle restano fedeli per sempre le una alle altre.
Al compimento dei suoi diciott’anni Ana decide di andare a Cardio, la capitale, per cercare una spiegazione alla sua vita mortale... scoprirà un mondo affascinante ma pieno di pericoli, popolato da antiche leggende, creature d’ombra, oscuri segreti. Ad aiutarla ci sarà Sam, il musicista che da secoli dà voce a note meravigliose, di cui Ana ha letto nei libri e del quale è da sempre innamorata... Ana si è sempre sentita come in trappola, una farfalla sotto vetro: riuscirà a spiccare il volo?
“Mi tese una mano,
che io mi limitai a fissare con occhi sbarrati, perché quella stessa mano un minuto
prima stava suonando al piano una melodia composta per me, e di colpo non ero
più una nullità. Ero Ana Che Aveva Una Musica. Avevo la musica più bella del
mondo.”
Ho aspettato qualche giorno prima di iniziare a scrivere la
recensione di questo libro, ed è piuttosto strano per me che di solito, letta l’ultima riga, devo assolutamente buttarmi al computer a riversare sulla
pagina e su voi, ignari lettori, tutte le mie impressioni. Il motivo della mia
esitazione è dovuto al fatto che questo libro mi ha lasciata un po’ in bilico,
in uno stato di incertezza emotiva. Appena
iniziata la lettura l’ho trovato un po’ lento, come se l’autrice volesse
trattenersi dal dire troppo, però gli ho dato fiducia, perché mi è capitato
spesso di trovare libri dall’inizio pacato che poi si sono rivelati una
bellezza. Infatti proseguendo, le cose sono migliorate; non ci sono scene di
grande azione o avvenimenti sconvolgenti, c’è piuttosto una sorta di viaggio,
sia reale che emotivo, un graduale percorso di scoperta interiore da parte
della protagonista, ed è su questa linea che ho scelto di leggere questo libro,
come una lunga scala da percorrere. La realtà che ci troviamo di fronte è un
mix di distopico e paranormal, una civiltà formata da esseri umani in cui si
sono reincarnate, da millenni, sempre le stesse anime; corpi diversi per ogni
vita, ma anime uguali. Per cui tutti si conoscono, ed ogni anima possiede un particolare talento
che mette al servizio della comunità, per cui c’è chi è abile nella tessitura,
chi nella cucina, chi nella scienza, chi nella danza, chi nella tecnologia, chi
nella musica, e chi si occupa di far regnare l’odine e l’organizzazione come i
membri del Consiglio, i quali risiedono, come buona parte della popolazione,
nell’unica grande città delle anime, Cardio. La protagonista è Ana e fin dalla prima pagina capiamo la
sua diversità; lei è infatti l’unica anima nuova che sia mai nata. Il giorno
che venne alla luce, tutti si aspettavano che nel suo corpo si reincarnasse
un’anima antica, Ciana, invece, al suo posto nacque Ana. Questa sua diversità
spaventa la comunità, sia perché Ana è nuova e quindi sconosciuta, sia perché
si diffonde la paura che lei possa essere la prima di molte altre anime che
verranno per sostituirsi a quelle vecchie. Per questo motivo viene ghettizzata
e costretta a vivere, senza contatti umani, assieme alla madre biologica, Li, una donna crudele che la fa sentire
costantemente inferiore ed in colpa, accusandola di essere la causa della morte
di Ciana. Ana cresce con la convinzione profonda di essere una creatura indegna
di provare emozioni , di vivere e di respirare grazie ad un corpo che non era
destinato a lei; allo stesso tempo però
si fa strada in lei la voglia di capire che cosa sia realmente, per
quale motivo è nata, e soprattutto, quale futuro c’è in servo per lei. Così il
giorno del suo diciottesimo compleanno decide di partire per recarsi a Cardio,
con l’intento di scoprire delle informazioni su se stessa. Sarà durante questo
viaggio che Ana incontra Sam, un
giovane che le salva la vita e decide di accompagnarla in questo viaggio verso
la conoscenza.
“ - L’idea di
scoprire cosa sono è.. – feci un’alzata di spalle per impedire alle cinghie
dello zaino di scivolare giu - … è terrificante, perchè quello che scoprirò
potrebbe non piacermi. Ma è anche eccitante. -
- Ti rimane sempre l’opzione di
scegliere da sola chi sei e che cosa diventerai. - “
Non posso dire di
aver amato il personaggio di Ana, tuttavia non mi è neanche dispiaciuto,
nonostante abbia un debole per le protagoniste grintose e battagliere; lei ci
appare come un essere fragile, una farfalla, dal destino incerto, una giovane
che non conosce l’amore e l’affetto, la pietà e la compassione, perché nessuno
gliene ha mai dato dimostrazione, nessuno tranne Sam. Lui si dimostra gentile
con lei, paziente, comprensivo, e l’aiuta ad aprirsi al prossimo e alla vita,
ad apprezzare se stessa per ciò che è senza considerarsi inferiore. Sam mi è piaciuto molto, sia per il suo ruolo
di guida alla conoscenza della vita, sia per la forza che dimostra nel voler
proteggere Ana a tutti i costi dalla crudeltà delle altre persone. Ma la cosa
che più ho apprezzato di questo libro è la parte legata alla Musica (la considero un pò come un personaggio della storia perchè penso abbia un ruolo fondamentale); Ana
infatti nutre un amore profondo per Dossam, un ‘anima con il talento della
musica, le cui canzoni, ascoltate all’insaputa della madre, sono state l’unico
conforto per la giovane durante la sua vita. Sam, che possiede anche lui un
talento per la musica, le insegna a suonare il pianoforte, e a comporre melodie,
e lei capisce, attraverso le note, di aver trovato un mezzo per essere felice e
per conoscere se stessa. Attraverso la musica, e attraverso Sam che l’aiuta,
inizia ad accettare se stessa, si apre ai sentimenti che pensava di non poter
provare e acquista un ‘identità. Capisce di non voler più essere Ana la
Farfalla, ma di voler essere Ana l’Anima.
“ Ripetè le mie note,
ma poi, invece di fermarsi, suonò la cosa più strabiliante che le mie orecchie
avessero mai sentito. Come lo sciabordio delle onde sulle rive di un lago, o
come il soffio del vento fra gli alberi. C’erano tuoni, fulmini, pioggia
battente. Rabbia e calore, insieme alla stessa dolcezza del miele. Non avevo mai udito quella musica. Man mano
che aumentava d’intensità, mi sembrava che nel mio cuore gonfio non ci fosse
più spazio per respirare, mi faceva male dentro.
- Non hai sentito? – mi chiese, scrutandomi con intensità - Ho usato le note che hai scelto tu, cose che
mi facevano pensare a te.
Le mie note. Cose che lo facevano pensare a me. Lui pensava a me. A me,
la senzanima. “
Per quando riguarda gli altri personaggi, vengono lasciati
piuttosto in disparte, probabilmente verranno sviluppati nei prossimi volumi,
lo spero almeno, perché secondo me alcuni di loro, come Stef, la migliore amica
di Sam, o Sine, un membro del consiglio, hanno le potenzialità, se usati nel
modo giusto, per poter svolgere un ruolo importante per la storia.
Il libro è carino, nonostante la fine sia un po’ priva di suspance e un po’ fiacca, devo dire che l’ho trovata una lettura piacevole, soprattutto la sfera legata all’aspetto emotivo della protagonista (c’è la storia d’amore…molto tenera..), inoltre il tema dell’anima è nuovo per me e l’ho trovato piuttosto interessante; penso che possa essere l’inizio di una bella trilogia e spero vivamente che l’autrice sviluppi al meglio gli aspetti più interessanti del libro senza cadere nel banale.
Il libro è carino, nonostante la fine sia un po’ priva di suspance e un po’ fiacca, devo dire che l’ho trovata una lettura piacevole, soprattutto la sfera legata all’aspetto emotivo della protagonista (c’è la storia d’amore…molto tenera..), inoltre il tema dell’anima è nuovo per me e l’ho trovato piuttosto interessante; penso che possa essere l’inizio di una bella trilogia e spero vivamente che l’autrice sviluppi al meglio gli aspetti più interessanti del libro senza cadere nel banale.
“ Fece un brusco
respiro. – Ana… voglio che tu sappia che
avrei scelto te. Se si potesse decidere, se ciò che voglio io contasse
qualcosa, io avrei scelto te. “
Il mio voto:
Consigliato: Si
Tempo di lettura: 3 giorni
Bevanda scelta: tè verde aromatizzato ai
petali di rosa, sorseggiato mentre nell’aria si espandevano le note al
pianoforte di Clair de lune di Debussy…
Nessun commento:
Posta un commento