domenica 23 marzo 2014

Novemila giorni e una sola notte di Jessica Brockmole


Eccomi qui, con gli occhi che luccicano e il cuore traboccante di emozioni, dopo aver finito di leggere questo bellissimo libro. La cosa mi stupisce ancora perché, sinceramente, non era un  libro che avevo intenzione di comprare ora, mi incuriosiva ma nei miei programmi ce n erano altri prima di questo. Poi,qualche giorno fa, sono andata su Amazon ed ero intenzionata ad inserirlo nella mia Lista dei Desideri, anche perché l’ebook costava ben 9.90 euro, ed è una bella cifra per un libro non cartaceo; quindi, con questo intento, vado per cliccare su "Aggiungi alla Lista" ed invece sbaglio riga e clicco sopra a "Compra con un Click"! Ecco, nel giro di mezzo secondo l’ ebook è finito sul mio kindle e i soldi sono spariti dalla mia postepay. Ero basita, e mi sono data della stupida per 10 minuti buoni, autoconvincendomi di essere completamente rincitrullita. Poi la disperazione è passata e mi sono rassegnata. Ho deciso allora che, se avevo speso tutti quei soldi per un ebook, il minimo che potessi fare era iniziare a leggerlo e vedere se il destino era stato generoso oppure aveva semplicemente deciso di farsi beffe di me. Bè, il destino mi ha decisamente fatto dono di una perla stupenda.


Autore: Jessica Brockmole
Titolo: Novemila giorni e una sola notte
Casa Editrice: Nord (Collana Nartrativa Nord)
Pagine: 334 p.
Prezzo: 16 edizione rilegata; 9.90 edizione digitale
                                                                                                                                          "Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non e mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l'anima. Se tu solo sapessi..." 
E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l'unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa improvvisamente. Una lettera che è l'appassionata dichiarazione d'amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla? Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell'umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente. La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all'odio di spegnerla.                                                                                                                        
                                                                                                                                                                                                                                              




 
“ Io ti conosco, Sue, e credo che tu conosca me. E se, in questo preciso istante, fossimo seduti accanto e io ti stessi dicendo queste cose, oso sperare che le mie parole non avrebbero meno valore soltanto perché magari non trovi gradevole il mio accento del Midwest. Quando scrivo a te, non devo badare a queste idiozie, non penso ai miei piedi troppo lunghi: posso levare l’involucro  e lasciare solo i chicchi dorati dei miei sogni, delle mie passioni, delle mie paure. Sono tuoi, Sue. “

La storia è raccontata con la forma epistolare, e precisamente, tutta una serie di lettere che i due protagonisti, Sue e David, si inviano per lunghissimo tempo. Siamo agli inizi del ‘900, alle soglie dello scoppio della Prima Guerra Mondiale; il primo a dare avvio a questo legame di carta e penna è David, che scrive a Sue per ringraziarla e congratularsi con lei per il suo libro di poesie che gli ha tenuto compagnia durante una degenza in ospedale. Sue da parte sua, è sbalordita  e compiaciuta, perché questa è la prima vera lettera che riceve da un suo “fan” e quindi risponde al giovane ringraziandolo del pensiero. Da questo momento in poi, da queste poche righe, ha origine la loro Storia. Scopriamo cosi, gradualmente, attraverso ciò che una racconta all’altro, la loro vita. Sue è una giovane donna sposata che vive in una piccola isola della Scozia, Skype, con i suoi genitori e i suoi due fratelli, dalla quale non è mai uscita per paura dell’acqua; avrebbe voluto diventare una geologa, se avesse frequentato l’università, scrive poesie e sogna, sogna molto. David invece è un giovane studente di medicina dell’università dell’Illinois, Usa, è quel che si dice uno scavezzacollo, combina scherzi, si prende gioco delle istituzioni, vorrebbe  studiare la letteratura americana invece della medicina, come pretende il padre, e gli piacerebbe diventare un ballerino classico. Si capisce fin da subito quanto questi due personaggi rappresentino due metà di una stessa mela, quanto si completino l un l’altra, quanto il loro raccontarsi, mediante le lettere, rappresenti uno stimolo e un mezzo per evadere dalle loro realtà quotidiane ed entrare in un mondo tutto loro di cui entrambi sono gli artefici. Da semplice amicizia, ben presto, il loro rapporto si trasforma in qualcosa di più complesso e profondo, ma ancora non si incontrano perché, a complicare le cose, c’è il fatto che Sue è sposata, la lontananza fisica tra i due e, lo scoppio della guerra. Ma a volte l’amore ci dona quel pizzico di coraggio che ci serve,  risveglia in noi una forza che non credevamo di avere che ci porta ad affrontare le nostre paure in nome di qualcosa di piu grande ed importante, e cosi sarà anche per Sue.

“Addormentarmi fra le tue braccia, cullata dalle nostre chiacchiere assonnate nel buio. Ho raccolto ogni parola come una perla, per poi infilarle l’una dietro l’altra nelle mie notti solitarie. Il tuo è il primo accento americano che abbia mai sentito. Mi piace soprattutto quando dici .”

“Quando sei scesa dal treno e quel raggio di sole, filtrando dalle vetrate del soffitto, ti ha avvolto, persino un ateo avrebbe detto che quello era un dito di Dio. E anche nell’ombra hai continuato a risplendere, sempre, per tutto il giorno.

Tra le lettere di David e Sue si inseriscono anche quelle tra Margaret e sua madre Elspeth, sono epistole successive alla storia dei primi due, poiché si svolgono nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale. Margaret è infermiera e aspetta il ritorno del fidanzato Paul, soldato dell’esercito, è innamorata e sogna il matrimonio e una vita assieme a lui; dall’altra parte del filo epistolare, a Edimburgo, c’è sua madre, una donna tormentata dal suo passato, dal fantasma di una persona, di un avvenimento che ha cambiato per sempre la sua vita. Margaret sa che in questo passato misterioso, che sua madre le nasconde, c’è una parte che riguarda anche lei, ed è convinta che solo attraverso la conoscenza riuscirà a lasciarsi alle spalle quel senso di mancanza che prova da tutta la vita; così si mette in viaggio alla ricerca di uno zio scorbutico che non conosce e di un passato che è quello di sua madre ma che è anche il suo, per trovare la sua strada ed essere così finalmente libera di poter seguire il suo destino.  Ma nello stesso momento anche sua madre decide di mettersi alla ricerca di qualcosa che credeva di aver perduto per sempre, spinta dall’imminente scoppio della nuova guerra che porta i ricordi, creduti sepolti, in superficie, e dal bisogno di capire, inizierà un viaggio che non sarà solo fisico ma anche interiore, un viaggio del cuore.

"Ma scavare nel passato è proprio cosi no? Sorprendente, sconcertatnte, forse addirittura un po spaventoso. Non si ha idea di ciò che si puo trovare. Tuttavia io so che hai bisogno di provarci Margaret. Finchè non conoscerai il percorso che ti ha porato ad essere cio che sei, non saprai mai se stai camminando lungo la strada giusta. 

“C’erano dei versi che la mamma mi recitava prima di dormire: versi sul vento che si levava dal mare, sferzante e salmastro. Mi sono tornati in mente qui, camminando per l’isola. Ferma sulle colline il vento mi sferza il vestito tra le gambe, solleva spruzzi sulle mie braccia nude, mi lascia il gusto del sale sulle labbra. E allora capisco il lorio significato. Perché, per quanto il vento soffi sulle colline, per quanta attenzione ti chiedi, nel momento in cui scendi più a valle comincia ad attenuarsi. Non che sia meno intenso in realtà. Tuttavia, dopo un po te ne dimentichi. e’ un dato di fatto, una costante: non ti accorgi più che c’è. Finchè un giorno, all’improvviso, non t’investe in pieno, riempiendoti la bocca e le orecchie e l’anima, e allora ti ricordi cosa significa davvero respirare. Hai respirato ogni giorno della tua vita, ma solo in quell’istante ti senti pienamente viva. Dal giorno in cui sei entrato nella mia cucina col cesto di cavoli, ci sei stato, Paul – sempre con me, come il vento - , ma la prima volta che ho trovato una tua lettera..è stato allora che il mio cuore ha spiccato un balzo come mai prima. Mi hai investito in pieno e ho saputo che ero innamorata. Vorrei che fossi qui con me a sentire il vento. E’ pura poesia.” 


Il tema familiare è molto presente, e sfiora varie realtà: il legame fraterno, come quello tra Sue ed i suoi fratelli, che deve fare i conti con l’ombra di un tradimento e con il dolore che gli anni e la lontananza non hanno diminuito; il rapporto tra madre e figlia, dove i segreti  a lungo nascosti alla fine vengono a galla ma che, inaspettatamente, invece di dividere, uniscono; il legame tra padre e figlio, con le incomprensioni e la voglia di dimostrare chi si è veramente; ed infine l’ unione tra un padre ed una figlia che chiude il cerchio, ed unisce il lungo filo degli avvenimenti  che si è srotolato per una vita intera. Con il susseguirsi delle pagine infatti, tutto inizia a farsi chiaro e il lettore inizia a comprendere la vera essenza della storia che, alla fine, raggiunge il suo perfetto completamento. Questo libro è stata una lettura meravigliosa, i personaggi sono pieni di vita e di sentimento; il tema dell’amore c’è, ma non è pesante ne troppo stucchevole, è un amore di quelli che il destino a volte porta sulla nostra via, sofferto per certi aspetti, ma dolce e pieno di promesse, un amore che fa sognare il lettore. 

" Cara Sue, con una lettera siamo nati, con una lettera siamo finiti. Forse con una lettera possiamo ricominciare..."

Mi è piaciuta soprattutto l’idea che ci si possa innamorare di una persona anche senza vederla, che il sentimento vada oltre l’aspetto fisico, che si possa creare un legame che non è dettato dalla bellezza esteriore ma da quella interiore, un amore dell’anima, del cuore e della mente. Compare anche il tema della guerra, è solo sfiorato, perché fa da sfondo alla storia, tuttavia viene visto come un ostacolo, come una fonte di paura e di allontanamento; credo che il messaggio che l’autrice vuole dare è che nonostante la durezza della guerra la vita continua, l’amore puo sopravvivere e rafforzarsi, si continua a vivere nonostante la sofferenza.  Quando ho  finito di leggere l’ultima pagina mi è rimasta addosso una sensazione di tenerezza infinita, di dolcezza per la sorte dei personaggi; questo è uno di quei libri che si leggono bene e con soddisfazione, che vanno bene per tutte le fasce di età, dalla giovane ragazza alla donna adulta, perché regalano bei momenti e trattano il tema dei sentimenti umani con sensibilità e umanità.



“ < Sono passata a darti una cosa> ha detto.  Poi ha posato una busta quadrata, nuova nuova, sulla Bibbia. Buste. Una vita, la mia, piena di buste. Ho cominciato a tremare ancora prima di vedere il nome scritto sopra : Per sue.”




Il mio voto:




Consigliato: SI
Temo di lettura: 3 giorni
Bevanda scelta: Tisana alla Melissa, Camomila e Fiori d'arancio per eliminare la malinconia.

A presto!






6 commenti:

  1. Conservo un ricordo molto piacevole di questo libro! E' vero, è proprio bello potersi innamorare solo attraverso le parole ;)

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  2. Innamorarsi di un libro, lo amo ;)

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  3. Ciao, nuova follower; complimenti per il blog! Questo libro l'ho letto anche io alcuni mesi fa, mi è piaciuto molto! In genere non mi piacciono i romanzi costruiti completamente su scambi epistolari, ma questo lo ricordo con piacere.

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    1. Ciao! Benvenuta e Grazie! Anche io ero dubbiosa riguardo la forma epistolare, però alla fine l ho amato cosi tanto che ho decisamente cambiato idea!

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