Ma ora veniamo alla recensione vera e propria! Ebbene sì, queste millemila parole erano solo la premessa! Non mi odiate! Se ne avete voglia leggetela, altrimenti andate direttamente a comprare il libro perchè credetemi, questa storia vale ogni secondo dedicato alla sua lettura.
Titolo: Io sono Vera
Autore: Alaisse Amehana
Casa Editrice: La Rosa dei Venti
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 268 p.
Prezzo ebook: 2,99 €
Trama: Può una scelta sbagliata cambiare il corso di
un’esistenza? Può l’errore di un attimo diventare l’inizio di un destino
inaspettato? Quando Veronica esce di casa per raggiungere il ragazzo per cui
farebbe di tutto, non sa che le sarà fatale. Non sa che in quell’istante
qualcuno sta per cambiare inevitabilmente il corso degli eventi e che presto
dimenticherà il sapore della vita. Basta un attimo, una decisione precipitosa,
e il suo mondo si capovolge senza scampo. Acsei è un Allievo Custode e l’impulso
di dimostrare che è pronto per diventare un vero Angelo è troppo forte per non
dargli ascolto; ma il suo avventato desiderio di emergere ha conseguenze
drammatiche. Così le loro vite si scontrano in un limbo che ha il volto di una
tragedia irreversibile e sconvolgente e tutti i sogni, le speranze e le
convinzioni della ragazza svaniscono improvvisamente, spazzati via da qualcosa
che nessuno può sconfiggere. Ma Acsei è deciso a porre rimedio al suo errore e
trascinerà Vera in una folle lotta contro il tempo e i pericoli che minacciano
la sopravvivenza di un’anima solitaria in balia della morte. Cosa sarà disposto
a fare per salvarla ed evitare che si smarrisca?
Link utili:
Sito Autrice: http://alaisseamehana.blogspot.it/
Pagina Facebook Autrice:https://www.facebook.com/AlaisseAmehana?fref=ts
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Sito Casa Editrice: http://www.rosadeiventiedizioni.com/
Casa Editrice su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Rosa-dei-Venti-Edizioni/662479697120647
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Morire non è una bella cosa. Un’affermazione scontata, ma se
sapeste cosa mi è successo, non la giudichereste troppo banale. Non doveva
capitare a me. No, no dico sul serio. Non sto recriminando per un fato avverso
o qualcosa di così melodrammatico. Non toccava a me. È stato un errore. Un suo
errore.
Inizio con il dire che il punto di vista narrativo cambia durante il corso del libro, per cui abbiamo la possibilità di conoscere la psicologia e l'evoluzione di alcuni personaggi attraverso l'uso della prima persona, mentre grazie alla terza ci vengono raccontate le vicende generali. La stroia inizia con Vera, studentessa diciottenne che per uno sfortunato errore muore. La sua morte però non era in programma, si è semplicemente trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, così si risveglia fantasma, senza un corpo, accanto ad un ragazzo dai riccioli biondi e gli occhi di un blu profondo, belli e ricolmi di senso di colpa. E' Acsei, angelo e allievo dell'Accademia Celeste, prossimo a diventare Custode che, per inseguire il desiderio di rivalsa e dimostrare le proprie capacità messe a dura prova dall'astioso insegnante Camael, ha deciso arbitrariamente di rispondere alla chiamata d'aiuto di una giovane in difficoltà, trasformando il salvataggio nella tragica ed imprevista morte di Vera. E così inizia l'avventura dell'angelo che cerca di sistemare l'errore commesso riportando l'anima di Vera al suo corpo in coma, e quella della ragazza che si ritrova catapultata in un mondo
Annuimmo insieme. Avevo lasciato andare il suo braccio un
istante dopo averlo afferrato, ma non per l’espressione sul suo viso. L’avevo
lasciato andare perché toccarlo era stato come sfiorare il sole che quel
mattino non avevo potuto sentire sulla pelle. Lui era reale. Reale per me. Più
concreto di qualunque cosa mi circondasse.
Il personaggio di Vera mi è piaciuto molto, è una ragazza comune con una vita assolutamente normale, ho apprezzato l'antipatia iniziale e il risentimento che prova verso Acsei, prima ancora dello stupore del ritrovarsi un angelo davavanti, me l'ha resa simpatica fin da subito; dall'altra parte ho amato molto anche Acsei, l'angelo sconsiderato e poco avezzo al rispetto delle regole che sbaglia ripetutamente, sembra quasi eternamente accompagnato dal rischio di errore in cui, ogni volta, cade irrimediabilmente, e ogni volta tenta di porvi rimedio, senza risparmiarsi mai, è molto più vicino all'umanità lui che è angelo rispetto agli umani stessi.
Chiusi gli occhi e lasciai che i movimenti pigri del volo mi
cullassero. Ero tra le sue braccia. E con gli occhi chiusi non percepivo altro
all’infuori di lui.
Restarono in silenzio per il resto del volo. Acsei prese
boccate di aria fredda come se volesse ingoiare il cielo, troppo eccitato per
il vento che si insinuava tra i suoi vestiti e l’anima che teneva tra le
braccia. Per un istante, un breve attimo che avrebbe custodito gelosamente nel
cuore per il resto dell’esistenza, si sentì completamente felice.
Il loro rapporto si sviluppa lungo tutta la storia, scalino per scalino sale sempre più in alto, senza salti assurdi, è un cammino lento e fatto di graduale perdono e accettazione di se stessi fino all'affetto che nasce dall'essersi trovati assieme in una circostanza assurda e nell'essersi scelti, al di là di ciò che si è e di ciò che si dovrebbe essere, ma solo per ciò che si diventa quando il tu e io diventa noi. L'ambientazione si muove tra le strade di Torino e il Regno dove risiede l'accademia degli angeli e dove troviamo una realtà celeste molto diversa da ciò che siamo abituati a leggere, con strani sonagli dai poteri magici e attrezzature tecnologiche tutt'altro che normali e dove regole e divieti sono indispensabili per mantenere saldo l'intero equilibrio.
In fondo cos’era stato, se non un errore che doveva essere
corretto? Pochi giorni, una manciata di ore, una parentesi nell’eternità che lo
attendeva. Ma c’era l’infinito in quel bacio. L’infinito del non detto e del
dimenticato. L’ironia di doversi scordare di lei, quando la sua mente ne era
così piena.
essere altrimenti, perchè deve essere così, e non vieni delusa; i buoni trionfano sui cattivi che poi così cattivi non sono, le vicende in sospeso del passato trovano la loro soluzione, i colpevoli vengono assolti perchè stiamo pur sempre parlando di angeli, i vecchi amori vengono abbandonati, si buttano via i diari ingialliti di una vità che stava stretta e se ne comprano di nuovi pronti per essere riempiti di parole fresche di novità e quello che si credeva perduto si ritrova di nuovo, bello e dagli occhi blu, e ti guarda come se fossi la fine e allo stesso tempo l'inizio del mondo, perchè di realtà e sogno, di cielo e terra siamo tutti plasmati, angeli e umani ed è questo che ci rende speciali.
Io sono Vera contiene tutti gli elementi giusti, l'amore, l'amicizia, gli sbagli, il perdono, l'insegnamento e la crescita, uniti e lavorati insieme a formare un piccolo gioiellino di parole; la scrittura è perfetta, senza spigoli, liquida come l'olio, a ricordarci che ciò che conta di un libro non è solo la storia ma è anche come essa ci viene raccontata, la scelta delle parole stesse è fondamentale perchè è ciò che fa la differenza tra un lavoro buono e piacevole da uno indimenticabile e il libro di Alaisse rientra senza dubbio nella seconda categoria.
Leggere questa storia mi ha riempita di belle emozioni, quelle pure e delicate, che appartengono ai libri eleganti, dove non c'è bisogno di artifici o inutili giri di parole per catturare l'attenzio del lettore, dove bastano i personaggi e la loro avventura a rapirti il cuore e la mente lasciandoti alla fine, quel senso di soddisfazione profonda, di dolcezza e simpatia per ciò che si è appena letto, che solo i libri di qualità sanno donare.
Consiglio questo libro a chi cerca una storia sugli angeli che valga la pena leggere, a chi non può fare a meno della storia d'amore ma predilige quelle delicate e leggere come piume, a chi vuole passare momenti piacevoli in compagnia di personaggi indimenticabili e di una storia che vi riempirà di dolci emozioni e non vi deluderà.
«È ciò che siamo, ciò per cui veniamo scelti. È un onore e
un impegno di cui andiamo orgogliosi. Io sono orgoglioso di essere un Allievo
Custode». Forse lo immaginai soltanto, ma mi parve di cogliere un’incertezza
passeggera sulle sue ultime parole. «Però hai infranto le regole». Sul suo viso
passò un lampo indefinibile che si affrettò a nascondere. Fece un passo verso
di me, il suo corpo mi spingeva contro il parapetto, ma era solo lui che
sentivo. «Non è ironico che una cosa tanto bella sia frutto del mio errore
peggiore?».
Il mio voto:
Consigliato: Ovviamente Si!
Tempo di lettura: 2 giorni
Dolcetto da abbinare: minimuffin di fragole, okara di nocciole e cioccolato fondente (per la ricetta Le Tre Civette sul Comò )
Alla prossima!
Hai scritto una recensione splendida! :) Non sono ancora riuscita a leggere questo libro, ma non ho nessun dubbio che lo farò (e spero presto :) )
RispondiEliminaL'ho acquistato, ma ancora devo leggerlo: dalla tua recensione pare meraviglioso! *_*
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